Bianchi

La Denominazione di Origine Controllata (DOC), omologa della francese AOC, venne introdotta nel 1963. Prima di quella data c’era scarso controllo sulla qualità dei vini italiani. Alcune regioni dall’antica tradizione vinicola, tuttavia, già possedevano delle istituzioni locali a protezione della qualità dei loro vini. Per assicurare la qualità del crescente mercato del vino di Orvieto, cinque anni prima, nel 1958, fu fondato il Consorzio del Vino Tipico di Orvieto. Solo nel 1971 il vino di Orvieto passò sotto il marchio DOC. La dicitura “Classico” indica la provenienza dalle zone più antiche delle varietà a bacca bianca, quali il Procanico – un biotipo del Trebbiano Toscano – e il Grechetto. “Superiore” indica invece la minore raccolta per ettaro, otto tonnellate a ettaro contro le undici dei tradizionali DOC di Orvieto.

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